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Alla Pinacoteca Civica le bellezze magnogreche di “Rara Avis”, la mostra di Antonio Affidato.
“Rara Avis”, la mostra dell’orafo-scultore Antonio Affidato a cura di Emanuele Bertucci. Dalla sua inaugurazione lo scorso 9 luglio,
ha riscontrato un numero crescente sempre più alto di estimatori e curiosi, che hanno continuato a visitare la Pinacoteca Civica di
Reggio Calabria per ammirare le sculture di Affidato.
Rara Avis avrebbe dovuto chiudersi il 9 di settembre, ma è stato deciso di prolungare la mostra che resterà visitabile fino al
prossimo 9 di ottobre. Questa è la dimostrazione di quanto “Rara Avis” sia stata particolarmente apprezzata. Le opere di Antonio
Affidato, inserite all’interno delle attività promosse per il festeggiamento del 50° anniversario dal ritrovamento dei Bronzi di Riace,
hanno attirato negli ultimi mesi non solo tanti visitatori ma anche diversi turisti. La riproposizione di volti appartenenti alla storia
ed alla mitologia greca come quelli di Gea, Medusa, Pitagora, Serse, Alcmeone e Phayllos è un attestato non solo di amore da parte
dell’orafo – scultore nei confronti della tradizione e della cultura della propria terra, ma sottolinea anche quella volontà di volersi
mettere in gioco, realizzando delle sculture in bronzo appartenenti culturalmente al mondo antico ma rilette in chiave
contemporanea. Caratterizzate da equilibrio, espressività e simmetria, i volti realizzati dall’orafo-scultore Antonio Affidato sono
stati resi secondo quelli che sono i canoni dell’anatomia umana. Sei opere fortemente collegate tra loro da uno stile e un gusto
classico, in cui la scultura e l’oreficeria restituiscono una rappresentazione psicologica oltre che figurativa. Un importante segnale
quello che dunque arriva da Reggio Calabria, perché se da una parte evidenzia l’intenso lavoro che si nasconde dietro queste opere,
dall’altro mostra la capacità di Affidato di essere riuscito a dar vita a qualcosa di unico, che ancora oggi, a distanza di due mesi,
continua ad essere riconosciuto da tutti i visitatori. Il successo di questa mostra è sottolineato anche dalle tante richieste di poterla
ospitare, arrivate non solo dall’Italia ma anche dall’estero. Una collezione questa che punta a diventare patrimonio e tesoro capace
di raccontare la storia e la cultura della Magna Graecia. “Rara Avis”, però, non finisce qui. Si sta già lavorando, infatti, per portare la
mostra a Crotone, città natale di Affidato, dove le sculture in bronzo saranno esposte all’interno del Museo Archeologico Nazionale
di Crotone. La mostra non solo sarà arricchita da altre opere, ma anche da una serie di convegni ed incontri per raccontare,
promuovere e far conoscere sempre di più la storia della nostra terra.
Sindaco f.f. P.Brunetti: “Valore aggiunto al nostro patrimonio”
“Queste sei splendide opere nello scenario della nostra Pinacoteca civica, costituiscono un valore aggiunto del nostro ricco
patrimonio culturale. Si tratta di un’altra significativo evento con cui abbiamo avviato il nostro programma per il 50esimo dei
Bronzi di Riace. Come abbiamo avuto modo di ribadire siamo convinti che i Bronzi siano un patrimonio dell’umanità, ed in questo
senso crediamo sia importante dare il giusto e necessario valore a scelte artistiche che arricchiscono di bellezza il patrimonio
culturale cittadino e le celebrazioni dei due guerrieri. Il fatto che Antonio Affidato abbia voluto la Pinacoteca come vetrina per
queste sei preziose opere ci onora ed oggi abbiamo la dimostrazione che è stata intuizione giusta per la presenza straordinaria di
pubblico.”
Assessore alla Cultura I.Calabrò: “Un onore per la città”
“Un progetto che ci ha immediatamente entusiasmato – ha commentato Irene Calabrò a margine dell’inaugurazione della mostra –
è un onore per la nostra città poter accogliere queste fantastiche produzioni artistiche nell’ambito della programmazione per il
cinquantesimo anniversario dal ritrovamento dei Bronzi. Il tema della Magna greca e delle radici ci ha convinto subito come anche
la passione di questo giovane artista, degno erede di una tradizione importante”.
Recensioni
Mi ha colpito molto lo stile e l'interpretazione dei personaggi del
periodo greco, dove non si conoscevano i volti, Antonio è riuscito a
interpretare il volto in base alle letture, alle gesta, di questi guerrieri
e filosofi, è stata un'interpretazione molto riuscita, ed è il risultato di
un prodotto di anni di letture. Nelle mani ha l'esperienza del padre, la
preparazione e la cultura storica per poter interpretare queste opere e
nuove opere, quando si arriva a questo livello, già le scelte di campo
sono state fatte, siamo ad un alto livello.
